“Che la cultura sia un modo per promuovere la città a livello turistico”
“È una forma d’arte che ancora si conosce poco, o di cui si parla poco” esordisce la body artist Veronica Bottigliero per presentare l’evento di Porto San Giorgio, eppure la pittura corporale (body painting) risale a tempi antichissimi, quando civiltà di più di cinquantamila anni fa dipingevano il proprio corpo per motivi religiosi, riti propiziatori o sessuali. Tornata in voga nella prima metà del Novecento, la body painting vanta ora una schiera di Body Artist in tutto il globo, varie competizioni mondiali e tecniche sempre più curate basate su sperimentazioni di colori e modalità.
A Porto San Giorgio si è appena concluso un workshop che ha coinvolto le classi del Liceo Artistico e un’equipe di artisti internazionali provenienti da Israele, Brasile e Corea, pronti ad insegnare le proprie tecniche agli allievi più curiosi. In questi tre giorni intensivi si è sfruttata la Sala Castellani per assistere alle lezioni di make-up dell’artista e docente coreana Jinna Kim e per approfittare delle competenze sull’aerografia del pluripremiato campione mondiale Alex Hansen, che ha mostrato e fatto realizzare copricapi artistici da indossare durante le esibizioni.
Pennelli e strumenti alla mano, gli apprendisti sono riusciti ad assaggiare le tecniche sopraffine della body art, concludendo il percorso con una giornata (ieri 16 gennaio) dedicata al lavoro collettivo tra tutti gli artisti in cui si è potuto interagire e confrontarsi. Tutti i ragazzi hanno avuto la possibilità di toccare con mano, e con l’aiuto di artisti internazionali e rispettabili docenti, ciò che a scuola hanno studiato.
“Speriamo che il gemellaggio artistico tra Italia, Corea e Israele prosegui – afferma con entusiasmo l’assessore alla cultura Elisabetta Baldassarri – e che si possa incrementare sia l’interesse nei confronti della body art che l’interesse turistico riguardante la nostra città”: la promozione turistica passa anche per la via dell’arte, questo il messaggio che l’amministrazione comunale vuole lanciare. “Tutto va nella direzione dell’integrazione di territori, grandi e piccoli, che si fondono attraverso la cultura”.
A fare le veci della docente Lucia Postacchini, autrice dei rapporti tra il Liceo Artistico e la disciplina di cui parliamo, è Veronica Bottigliero: “Trovare città che accolgano questa tipologia di arte è importante e bisogna essere fieri che dal 2011 sia Fermo che Porto San Giorgio siano entrate in contatto con la body art al punto di ospitare questo incontro internazionale”.
Soddisfatto dell’evento l’organizzatore coreano Chang Hee, che fu il primo nel 2008 a coordinare un importante festival di body painting in Asia: “Spero di poter proseguire la connessione tra Italia e Corea e produrre uno show artistico di alto livello”. Assieme alla troupe di docenti e artisti intervenuti, hanno partecipato ai workshop due apprendiste coreane di 16 e 21 anni che, proprio al pari dei loro coetanei italiani, hanno recensito l’esperienza formativa come un ottimo momento di crescita artistica e di confronto con altre culture.
Ci si congeda dalla presentazione con il sorriso speranzoso di chi ha intenzione di stringere la collaborazione internazionale già iniziata, e tutta l’atmosfera fa venire voglia di parlare per metafore: se nell’arte del body painting la modella esalta l’opera d’arte e contemporaneamente anche se stessa, ogni città può esaltare le proprie bellezze (artistiche, ma anche gastronomiche e storiche) con eventi internazionali di tale calibro, che muovano l’interesse per il bello, per la cultura e per l’interazione tra mondi diversi.