Interessante intervista a Veronica Bottigliero aka Weronique Art. La nostra eccellenza vesuviana del mese di Torre del Greco
Wesuvio: Ci ha colpito molto la tua attività di body painting; i colori e la fantasia sono spettacolari. Raccontaci qualcosa di più di questa forma d’arte.
Weronique: Prima di iniziare quest’intervista è mio dovere ringraziarvi a priori per l’attenzione prestatami; oggi è molto difficile riuscire a far sentire la propria voce e ad esprimersi, artisticamente parlando, soprattutto se si è “giovani” e autodidatti.
L’arte del body painting, ovvero quell’arte che ha come protagonista la pittura sul corpo di tipo non permanente, ha origini lontanissime che ovviamente vanno ad intrecciarsi con la più antica forma di decorazione corporea: il tatuaggio, forma di decorazione di tipo permanente sulla quale esistono molti testi che ne narrano le origini e le varie simbologie che possono essere di tipo religioso, politico, spirituale e ovviamente estetico. Tutti gli uomini hanno sempre sentito il bisogno di segnare la propria pelle come se questa fosse una sorta di diario personale, un libro che vuole raccontare attraverso le sua cicatrici gioie e dolori; così l’uomo segna il suo “involucro” non solo per puro piacere personale, ma anche per “raccontarsi”e lasciarsi “leggere” dagli altri.
Oggi non voglio però parlare della già tanto conosciuta origine del tatuaggio ma, fatta questa piccola e dovuta introduzione, vorrei direttamente raccontarvi del meraviglioso mondo del “body painting” e di come viene praticata oggi quest’arte.
Il XX secolo è stato caratterizzato dalla presenza di molte nuove tendenze artistiche che possono essere raggruppate attraverso un unico termine generico “pratiche performative”, ovvero tutti quei procedimenti artistici la cui base prevede il coinvolgimento del corpo dell’autore, dello spettatore o di entrambe le parti. Tra queste pratiche performative possiamo distinguere: l’Happening, il Fluxus, la Performance, la Body Art e ovviamene il Body Painting.
La nascita del body painting moderno viene solitamente fatta risalire al 1933, quando Max Factor (Make up Artist), dopo aver truccato interamente una sua modella con un nuovo prodotto per make up, la espose alla Fiera Mondiale di Chicago. Purtroppo tale gesto non fu subito compreso; difatti furono arrestati entrambi per disturbo della quiete pubblica.
Fu questo episodio a fare da “start up” alla nascita del body painting, arte che pian piano cominciò a diffondersi in tutto il mondo con Festival, Fiere e Eventi culturali di ogni genere che hanno per protagonisti artisti, pittori, truccatori o semplici appassionati del settore pronti a sfidarsi a colpo di spugna, pennello, aerografo ed effetti speciali.
Wesuvio: E la tua passione per questa arte quando nasce? Hai fatto corsi specifici oppure sei autodidatta in materia?
Weronique: La mia grande passione per il body painting nasce insieme al mio grande amore per il Teatro; sono anni che studio sulla mia formazione di Attrice teatrale, nel mio caso è andata così: ho conosciuto e amato fin da subito il teatro attraverso laboratori di tipo scolastico e poi ho sentito dentro di me il “bisogno di esprimermi”, così ho iniziato a frequentare scuole di teatro e recitazione; tutt’oggi sono iscritta al terzo anno del Laboratorio Teatrale Permanente del Teatro Elicantropo diretto da Carlo Cerciello a Napoli; poi ho scelto di frequentare il corso di Laurea in Discipline delle Arti Visive, della Musica e dello Spetacolo, fino a conseguirne la tanto attesa Laurea nel 2014. Parallelamente agli studi di tipo teatrale ho sempre maturato dentro di me la passione per il disegno e la pittura e da sempre ho disegnato e dipinto da autodidatta, cercando di migliorare giorno dopo giorno, seguendo consigli e indicazioni di amici già “Artisti” che mi hanno sempre incoraggiata a non mollare mai, tra questi la mia amatissima Francesca Strino. Più andavo avanti con i miei studi, più mi rendevo conto che il Teatro e la Pittura non dovevano vivere dentro di me come due arti separate, ma intrecciarsi tra loro creando, a mio avviso, un’arte viva e colorata dove agli attori divengono fantastiche tele che prendono vita, parlano, danzano, interagiscono con il pubblico; la sola idea che alle mie “tele” batte il cuore mi manda in fibrillazione. Ecco così la mia scoperta del body painting ed il forte desiderio d’interazione tra Teatro e Pittura che tutt’oggi vive e pulsa in me spingendomi sempre più avanti con lo studio, la sperimentazione e la creatività.
Wesuvio: Ultimamente sei stata al Giffoni Film Festival che anche quest’anno ha ospitato artisti internazionali di grande spessore confermandosi evento di primo piano. Come è stata questa esperienza? C’è un artista del cinema che ti piacerebbe “dipingere”?
Weronique: Sì ho partecipato come Face e Bodypainter alla 45ma edizione del Giffoni Film Festival, precisamente nella sezione “Giffoni Street Fest 2015” dal 18 al 27 luglio.
Anche quest’anno ho svolto la mia attività di facepainter per bambini trasformando ogni giorno i piccoli giurati in fate, draghi, principesse, animali, cercando di esaudire in ogni modo la loro fantasia; così tutte le strade di Giffoni Valle Piana si sono accese con i miei colori.
Oltre all’attività di facepainter sono stata anche ingaggiata come bodypainter ufficiale per l’inaugurazione del Festival, avendo la fortuna di poter collaborare dietro le quinte con la vera anima del Giffoni Film Festival ovvero la Produzione e tutti gli organizzatori, attori, ballerini, acrobati, musicisti e tutte quelle figure conosciute come “addette ai lavori”.
E’ stata un’esperienza fantastica, molto soddisfacente e onestamente mi sono molto emozionata nel vedere il mio lavoro in TV.
Una delle mie ambizioni, più che truccare un’attrice/attore in particolare, sarebbe quella di diventare la Make up Artist ufficiale di qualche serie televisiva per bambini oppure qualche programma di tipo fiabesco dove appunto ci sia l’esigenza di trucchi di tipo fantastico riuscendo così a mantenere sempre viva la mia fantasia emozionando i più piccini.
Wesuvio: Spesso porti il tuo lavoro e la tua arte in giro con laboratori per giovanissimi; raccontaci questo aspetto della tua attività. Che emozione ti da? Qual è l’esperienza con loro che ricordi con più piacere?
Weronique: Sono anni che collaboro sia per progetti privati che per altri sponsorizzati dalla Regione Campania e con Festival, portando in giro per la Campania ( e non solo) i miei laboratori di Facepainting per bambini. Tra le tante esperienze, due sono quelle che più mi hanno segnato e che ricordo con gioia:
la prima, nel 2014, è stata quella con “La BandaBaleno”, gruppo di Musica Murghera di Scampia (NA), dove ho avuto la possibilità di far conoscere l’arte del facepainting a bambini/ragazzi “speciali” pieni di grinta, passione, che mi hanno segnato profondamente.
La seconda indimenticabile esperienza è stata quest’anno con i bambini di Moio della Civitella (SA); questo piccolo paese ogni anno, grazie alla maestria degli organizzatori e al grandissimo spirito di accoglienza degli abitanti, è il protagonista indiscusso del Festival Internazionale degli Artisti di Strada “MOJOCA” al quale ho partecipato sia come artista, con la mia postazione di facepainting, che come esperta di laboratorio per bambini.
Lavorare con i più piccoli è un’esperienza piacevole e di grande crescita. I bambini sono sempre entusiasti durante i miei laboratori e poi mi diverte tantissimo giocare con loro con colori, spunge e pennelli; sicuramente è un’attività che continuerò a svolgere.
Wesuvio: Il colore è il grande protagonista dei tuoi spettacolari lavori; se dovessi interpretare in una sessione di bodypainting il Vesuvio ed il territorio vesuviano che colori useresti?
Weronique: Mi è stato già chiesto di rappresentare una Città del territorio vesuviano, ed ho rappresentato Torre del Greco (mia città di origine), illustrando le sue peculiarità, ovvero il corallo, il cammeo, i fiori ed il campanile della piazza principale.
Se dovessi rappresentare, attraverso un body painting, il territorio vesuviano, terrei ben presente tutte le principali caratteristiche, narrando attraverso i colori vivi del giallo, del rosso e blu , gioie e dolori della nostra bellissima Partenope.
Wesuvio: Ti occupi di trucco anche in ambito teatrale. Quali sono gli aspetti più interessanti di quest’attività?
Weronique: Essendo un’attrice di teatro, l’idea di essere una “Truccattrice” mi esalta parecchio perché riesco a conciliare due passioni in una .
Wesuvio: Quali sono i tuoi prossimi progetti? Cosa bolle nella tua coloratissima pentola per il futuro prossimo?
Weronique: Il prossimo evento al quale prenderò parte, come artista, saranno i “Ludi Pompeiani” il 19 e 20 settembre c.a.
Ci sono tanti progetti per il futuro che ancora non posso svelarvi, vi chiedo soltanto di augurami un grande “in bocca al lupo”!
Wesuvio: C’è una manifestazione, un evento particolare che sogni di portare nella tua città?
Weronique: Ho mille idee in mente: laboratori, eventi per bambini Mi piacerebbe organizzare un Format artistico, dove presentare l’arte del body painting, dando la possibilità a giovani artisti di sperimentare questa nuova tecnica, riempiendo di colori la città, magari associando più realtà vesuviane per creare un unico grande Evento.
Fonte: Wesuvio